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venerdì
lug062012

Who is who: Masseria Duca D'Ascoli

Da sinistra, Carlo (Responsabile vigne) – Manuela (Rappresentante legale dell’Azienda) – Antonella (Enologo interno) – Franco (Cantiniere)Tra i produttori Freewine, la famiglia Longo è un'antica famiglia del Tavoliere delle Puglie, impegnata da generazioni dalla passione e dall'amore per la storia e per i frutti del proprio territorio.

Per disegnare il futuro della sua terra e valorizzarne le radici millenarie l’imprenditore Marco Longo, e sua figlia Manuela, sono ritornati tra le mura della masseria degli avi con un progetto vitivinicolo importante.

Dalla terra e dalle vigne, fino al momento di alzare il calice, un unico sentire unisce l'animo di chi collabora a questo progetto: l'amore per la propria terra e la passione per i grandi vini. Il progetto della famiglia Longo si basa sugli uomini, sulla loro creatività, esperienza, fantasia e rigore.

Masseria Duca D'Ascoli dispone di 25 ettari di vigneto coltivati secondo il metodo dell'agricoltura biologica – “quindi ogni intervento è effettuato senza l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi” afferma Marco Longo, il titolare.

In primo piano Donato – Gianluca (figlio del titolare) – Marzenna;

I vigneti sono coltivati solo ed esclusivamente con il vitigno autoctono Uva di Troia (nella foto un momento della raccolta).

Dalle parole di Manuela “Tutti i vini sono prodotti in armonia con la natura e sono una conseguenza della filosofia della nostra Famiglia che mira ad esplorare e ad esaltare tutte le potenzialità del vitigno Uva di Troia.

In modo particolare l’uso di tecnologie specifiche e l’adozione di un innovativo protocollo di vinificazione senza aggiunte di solfiti permette di limitare moltissimo l’utilizzo di conservanti più o meno tossici. La produzione senza solfiti necessita maggiore attenzione, sia durante la scelta delle uve che della vinificazione.

Nero di Troia Freewine di Masseria Duca D'ascoli

I solfiti sono forti antiossidanti e influenzano la percezione del gusto del vino. La loro assenza permette agli aromi varietali, molto predominanti nel nostro Nero di Troia (foto), la massima espressione. Oltre alla genuinità del nostro vino, la percezione al gusto giova di sentori freschi e piacevoli non riscontrabili in vini convenzionali. La nostra preferenza per il tappo a vite, pratico e richiudibile, come garante di un’ottima conservazione di questo vino di eccellenza vuole dare una svolta ed una impronta nuova".

Chi più di Manuela, psicologa e rappresentante legale dell’azienda, può testimoniare quanto importante sia comunicare all’utente finale.
A tal proposito Masseria Duca D'Ascoli ha in progetto di realizzare nuovamente una serata per gli amici speciali della sede provinciale dell’ U.I.C. (Unione Italiana Ciechi) per presentare il Freewine, con la scheda tecnica descrittiva in braille.

"Colore rosso con riflessi violacei, amarena fresca distesa su un letto di spezie accattivanti, morbidezza vellutata dei tannini che incontra il fresco sapore di uva appena raccolta; tutto questo è il nostro vino free" continua Manuela.

Il Nero di Troia Freewine è stato realizzato in collaborazione con il consulente enologo Sieghard Vaja.

Abbinamenti consigliati: dall’aperitivo al pasto completo e come vino curiosità in compagnia. Si consiglia una temperatura di servizio intorno ai 16 °C, una temperatura inferiore nei mesi estivi. Vedi qui la scheda del vino

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Reader Comments (1)

Creare, utilizzando il meraviglioso patrimonio varietale italiano/pugliese, questi vini distinti è una sfida coinvolgente.
Il Nero di Troia in purezza si presta particolarmente a questo "savoir faire" innovativo, in quanto rivela profumi e sensazioni accattivanti.
Personalmente rivedo nel vino il sapore dell'uva, masticata in vendemmia per verificarne le qualità. Solo in questo modo ho potuto capire cosa nascondessero i solfiti nel vino: aromi primari, nuance di colore viola porpora, morbidezza vellutato dei tannino al palato.
Il futuro del bere e apprezzare responsabile sia sicuramente "low sulphites" o appunto free...

lug 13, 2012 at 6:56 | Unregistered CommenterSieghard Vaja

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