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martedì
gen312012

Resveratrolo: cosa dice la ricerca attuale

IL RESVERATROLO: COSA DICE LA RICERCA ATTUALE SU QUESTO IMPORTANTE COMPONENTE DEL VINO

Il resveratrolo è un polifenolo presente principalmente nella buccia e nei semi delle uve rosse ed il suo contenuto nel vino dipende dalla pianta della vite, dalla locazione geografica di coltivazione e dal tempo di fermentazione.

I principali fattori che influenzano il contenuto di resveratrolo nel vino sono: il colore: dal momento che il resveratrolo è presente sopratutto nella buccia dell’uva, è logico aspettarsi che il contenuto della sostanza sia inferiore nei vini bianchi rispetto ai vini rossi, generalmente prodotti con fermentazione sulle bucce; l’origine geografica: i vini prodotti ad elevate altitudini sembrano avere un contenuto in resveratrolo superiore (la pianta ne produce di più per proteggersi dai raggi ultravioletti); condizioni climatiche: condizioni climatiche che favoriscono un leggero attacco fungino aumentano la sintesi di resveratrolo nella pianta dato che questa sostanza ha azione antifungina. Inoltre la tecnica di coltura e lavorazione della vite inclusa anche la fase di vinificazione possono influenzare moltissimo il contenuto di resveratrolo nel vino.

Gli effetti positivi sulla salute umana da parte del resveratrolo sono ormai conosciuti da diverso tempo. Sul finire degli anni '80, alcuni scienziati studiarono la correlazione esistente tra mortalità dovuta a malattia coronarica e assunzione di grassi animali nella dieta. I campioni di popolazione studiati fornirono un risultato chiaro, ormai noto ai più: tanto maggiore era il consumo medio giornaliero di grassi animali e tanto più elevata era la mortalità. Tra tutti i Paesi esaminati solo il campione Francese fornì risultati contrari a tale conclusione. Nonostante l'elevato consumo di grassi animali, i Francesi facevano infatti registrare il più basso tasso di mortalità per malattia coronarica. I ricercatori cercarono di dare una risposta a quello che ancora oggi è conosciuto come il Paradosso Francese.

Dall'osservazione statistica del maggior consumo di vino in terra francese, scaturì l'ipotesi che tale bevanda potesse controbilanciare gli effetti dell’elevata ingestione di grassi animali. Dal momento che gli effetti negativi dell’alcool erano già stati ampiamente documentati e che il vino si era dimostrato più efficace di altre bevande alcoliche nella riduzione dell'incidenza di queste malattie, il secondo passo fu quello di ipotizzare che alla base del paradosso francese non ci fosse l'alcool ma altre sostanze presenti nel vino come appunto il resveratrolo. E’ proprio di questi giorni l’uscita di alcuni articoli scientifici che  evidenziano l’effetto positivo del resveratrolo sulla salute umana. Dalla lettura di questi articoli emerge chiaramente che le attività biologiche del resveratrolo sono diverse. Come sostanza antinvecchiamento, il resveratrolo è considerato un antiossidante, è attivo contro alcuni radicali liberi ed impedisce l'ossidazione del colesterolo.

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martedì
ago302011

Il bonus salute nei vini Freewine

Valori ORAC nella frutta e vegetaliIl CNR di Pisa - in particolare l'Istituto di Biotecnologia Agraria - ha proseguito lo studio degli antiossidanti naturali che conferiscono al vino un potere antiradicale. Per ciascuna delle 12 etichette di vino Freewine è stato rilevato il valore ORAC con un dato medio di 929 ORAC (per i 4 rossi) e 287 ORAC (per i 7 bianchi + 1 rosato). L’ORAC - acronimo per oxygen radical absorbance capacity, capacità dell'ossigeno di assorbimento dei radicali liberi - è il valore di laboratorio che confronta il contenuto di antiossidanti tra elementi nutrizionali diversi. I vini Freewine - specie i rossi - ne contengono un valore elevato, comportando quindi un bonus salute a tutto vantaggio dei consumatori.

Confronta i valori ORAC dei vini Freewine con i principali prodotti antiossidanti: scarica qui il documento.

La tabella qui a fianco illustra i dati ORAC di ciascun vino Freewine secondo la rilevazione del CNR di Pisa.