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martedì
lug312012

Madrid: scoperto (nuovo) effetto dell'uva sulla salute

BENEFICI DELLA FRUTTA (E DELL'UVA) PER LA NOSTRA SALUTE

I benefici in generale della frutta, specie quella di stagione, sono noti ai più. In questo articolo oltre ad alcuni consigli di alimentazione, il dott. Longo parla di uva citando i risultati di un gruppo di ricercatori di Madrid che hanno rilevato un altro effetto positivo dell'uva sulla salute umana. Buona lettura!

"Un lavoro pubblicato quest’anno da un gruppo di ricercatori dell’Università di Madrid ha evidenziato un nuovo effetto dell’uva sulla salute. E’ ormai noto che all’interno dell’intestino tenue (il “piccolo intestino”) avviene la digestione e l’assorbimento dei nutrienti ed all’interno di questo tratto ci sono batteri intestinali come i Lattobacilli che esercitano un’azione positiva sullo sviluppo della microflora intestinale e sul mantenimento della salute. Gli autori dello studio sono andati a vedere se un estratto di uva contenente fibre e antiossidanti come i polifenoli fosse in grado di stimolare il profilo batterico presente nell’intestino. I risultati hanno messo in evidenza  che un’alimentazione per quattro settimane con estratti di uva stimolava la proliferazione di batteri intestinali e faceva aumentare i Lattobacilli. E’ conosciuto che i Lattobacilli hanno diverse azione positive sulla salute: effetto terapeutico sulle infezioni intestinali, ripristino della flora intestinale e miglioramento dell’intolleranza al lattosio. Inoltre i Lattobacilli possono prevenire e curare le allergie, le infezioni delle vie urinarie ed aiutare l’eliminazione del colesterolo.
Questi risultati suggeriscono pertanto che il consumo di uva può migliorare la salute gastrointestinale attraverso la modulazione dei Lattobacilli.
Leggi qui l'articolo integrale e della bibliografia


Articolo a cura di:

Vincenzo Longo
Responsabile dell'unità operativa dell'Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria
CNR di Pisa

mail v.longo@ibba.cnr.it

martedì
mar132012

Vino: utile un bicchiere al giorno 


VINO: UTILE INSERIRNE QUALCHE BICCHIERE AL GIORNO NELLA NOSTRA ALIMENTAZIONE

E’ ormai noto da diverse ricerche effettuate che un moderato consumo di vino, se inserito nella dieta mediterranea,  ha un effetto benefico sulla salute umana. Tutto ciò è iniziato da un’ampia ricerca epidemiologica condotta in Europa dove si evidenziava  che i francesi noti per essere grossi consumatori di cibi ad elevato contenuto di acidi grassi saturi e colesterolo se confrontati con le altre popolazioni europee e con gli americani, mostravano una netta diminuzione dell'incidenza di morte per infarto miocardico. Va aggiunto che, in quanto a grosso consumo di grassi, la popolazione francese è simile a quella americana che peraltro è tristemente famosa per la preoccupante incidenza dell'obesità e delle sue complicanze cardiovascolari. In ogni caso, gli studi che si sono poi susseguiti hanno evidenziato che la ragione di questa tendenza positiva (conosciuta come " il paradosso francese") va attribuita ad alcune sostanze contenute nel vino rosso che svolgono un'attività anti-ossidante e tra questi vanno ricordati i polifenoli  sostanze coloranti dei vini. La loro natura e quantità varia in relazione al tipo di vitigno ed alle tecniche di vinificazione utilizzate. Altre importanti componenti del vino, oltre l’acqua che rappresenta l’80-85% sono:

L’alcol etilico che si forma durante la fermentazione e la sua quantità si esprime con il grado alcolico;

Il glicerolo, prodotto durante la fermentazione, conferisce al vino il sapore morbido e vellutato;

L’alcool metilico, deriva dalle pectine contenute nelle bucce ed è una sostanza estremamente tossica pertanto il suo contenuto deve essere molto basso.

L’anidride carbonica, deriva dalla fermentazione e si allontana spontaneamente con la maturazione. La sua presenza conferisce il caratteristico gusto acidulo frizzante;

L’acido tartarico costituisce il componente principale tra quelli non volatili; L’acido citrico, già presente nel mosto, contribuisce a solubilizzare i sali di ferro impedendone la precipitazione;

L’acido acetico, si forma in seguito alla fermentazione dell’alcol e costituisce il più importante acido volatile. La sua presenza si evidenzia facilmente dall’odore e dal sapore caratteristico;

Gli zuccheri: Piccole quantità di glucosio e fruttosio possono restare anche dopo la fermentazione. Il vino, consumato in dosi moderate, interviene attivamente nel metabolismo di grassi, zuccheri e proteine. Nella composizione chimica notiamo che il vino presenta vitamine del gruppo B, come la B2 o ribloflavina, implicata attivamente in reazioni antiossidative del metabolismo.
Il vino interviene anche nella stimolazione della secrezione del succo pancreatico, favorendo quindi l’assimilazione di oli e grassi.

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